Oggi affrontiamo un tema caro a molte persone, ovvero la fine di una relazione sentimentale. Nel seguente articolo andremo dunque a vedere cosa si può realmente fare, nel pratico, per cambiare le sorti delle nostre future relazioni.
Una rottura è di solito accompagnata da un periodo successivo non proprio felice. Purtroppo è un momento duro dal quale nessuno ne è realmente esente, chi più chi meno. In ogni caso, ciò che puoi fare, in un primo momento, è adottare alcune strategie pratiche per poter gestire il carico emotivo di questo momento, prima di passare ad un lavoro più profondo che vedremo più avanti.
NO “CHIODO SCHIACCIA CHIODO”
Questo è un errore in cui incappano la maggior parte delle persone. Molti ( erroneamente ) pensano che “l’antidoto” giusto per superare il dolore di una rottura sia darsi alle “avventure di una notte” o ancor peggio, infilarsi in una nuova relazione dopo poco tempo. Entrambi non ti permetteranno di andare alla radice del problema e tutto quello che farai sarà mettere il dolore “sotto il tappeto” o nella peggiore delle ipotesi, infilarti in un ciclo di relazioni disfunzionali senza fine.
Spesso inoltre siamo portati a vedere tutto questo come come un disastro, come qualcosa dal quale sarà difficile, se non addirittura impossibile uscire. In realtà, una rottura porta con se un’enorme opportunità di crescita come individui, per far si che le prossime relazioni possano essere migliori e più consapevoli rispetto alle precedenti.
Quindi, quando finisce una relazione, impariamo a prenderci del tempo per noi stessi, per entrare a pieno nel dolore per poterlo poi superare in maniera efficace.
Prendi il coraggio a quattro mani e cerca di uscirne più forte di prima.
NON PIANGERTI ADDOSSO
L’autocommiserazione sembra quasi “normale” quando finisce una relazione. Tuttavia è una grande perdita di tempo poiché non serve assolutamente a nulla.
È assolutamente normale soffrire nel momento immediatamente successivo alla rottura, ma diventa terribilmente dannoso quando questa sofferenza si protrae per tanto tempo. Rimuginare sulla rottura non ti aiuterà ad uscirne. Accetta che sia finita e cogli l’occasione per lavorare attivamente su te stesso/a.
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Andiamo adesso a vedere quali sono i 5 step operativi da compiere dopo una rottura.
1. FERMATI E COMPRENDI
Riprendendo un pò quello che abbiamo già accennato in precedenza, non appena ne sarai capace, fermati e comprendi.
Permettiti di metabolizzare cosa è successo e di capirne le cause. Ributtarti subito in un’altra relazione per voler rispondere ( inutilmente ) ai tuoi bisogni primari di sicurezza e di affetto, ti farà entrare nell’ennesima relazione fallimentare di cui conosci già l’epilogo. Per far si che questo non accada, bisogna cambiarne i presupposti.
Bisogna lavorare sulla causa per generare un nuovo effetto. Se non farai questo, rimarrai intrappolato/a nello stesso loop per molto tempo.
Per cambiare i frutti bisogna cambiare pianta, non potarne i rami.
2. ANALIZZA
Collegandoci al primo punto, analizza al meglio delle tue possibilità cosa non ha funzionato nella relazione precedente.
Siamo pronti a prenderci la nostra dose di responsabilità, poiché la tendenza iniziale sarà quella di dare tutta la colpa della rottura all’altra persona. Questo è falso nella maggior parte dei casi. Nelle relazione si è sempre in due. Quindi spendi del tempo per capire cosa tu possa aver sbagliato e trovare un buon punto di partenza per il tuo futuro cambiamento.
Se non sei sufficientemente consapevole e “maturo/a” da prenderti tale responsabilità, forse sarebbe il caso di non prendersi la responsabilità di un’ulteriore relazione.
3. INTERIORIZZA
Ebbene si, interiorizzare le lezioni che hai appreso dalla recente rottura è un passaggio fondamentale per il bene delle tue future relazioni.
Se sarai riuscito/a a cogliere quelle dinamiche che ti hanno portato alla fine della tua ultima relazione e sarai pronto/a a lavorarci seriamente d’ora in poi, allora avrai trovato la “chiave di volta” per creare e mantenere relazioni più sane e soddisfacenti.
4. RIPROGRAMMA LE CREDENZE INCONSCE
Arriviamo al punto cardine di tutto il processo. Sarà arrivato il momento di riprogrammare le tue credenze inconsce. Ma cosa sono le credenze inconsce e perché è così importante riprogrammarle?
Una credenza inconscia o “paradigma” che dir si voglia, non è nient’altro che un “programma” contenuto all’interno del nostro inconscio e che opera costantemente nelle retrovie. Questo programma ci consente di agire nel mondo dei sensi e reagire a ciò che il mondo rimanda indietro. Quindi, se l’ennesima relazione è fallita per un motivo più o meno simile alle altre, è verosimile che ci sia una credenza inconscia a sostegno.
Ad esempio: se tendi ad essere una persona molto gelosa e controllante, dovrai andare a scovare il motivo per cui finisci per esser così. Può trattarsi di mancanza di fiducia nel partner? Oppure soffri di bassa autostima? Trova tu la causa.
Una volta fato questo, sfrutta la riprogrammazione mentale per sostituire definitivamente questi programmi. La riprogrammazione mentale è l’unico processo realmente replicabile e funzionante per cambiare le proprie credenze inconsce. Essa consiste nell’eseguire con costanza ed impegno una serie di strategie che nel tempo ti porteranno a pensare, agire e reagire diversamente rispetto a prima e di conseguenza ad ottenere risultati diversi e migliori.
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5. USA LA LEGGE DELL’ATTRAZIONE
Siamo arrivati al punto finale. Qui potrai finalmente applicare la Legge dell’Attrazione.
Come vedi, usare la Legge dell’Attrazione rappresenta il punto di arrivo di tutto il processo e non l’inizio. Se ti dispensi dal fare ciò di cui abbiamo discusso in precedenza, per te non ci sarà granché da fare e l’Universo non potrà assisterti.
Non perdere ulteriore tempo e decidi oggi di iniziare un percorso che stravolgerà la tua vita sentimentale e tutte le tue credenze legate alle relazioni. Parti oggi stesso dal corso Mindset e Relazioni ed apprendi le giuste tecniche per riprogrammare la tua mente inconscia ed ottenere finalmente risultati con la Legge dell’Attrazione. Clicca qui per scoprire il corso.
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